Roseto. Interrogazione sui lavori rischio idraulico, Ciancaione:” A S. Giovanni spesi un 1 milione di euro: strada continua ad allagarsi”

Roseto. Interrogazione sui lavori rischio idraulico, Ciancaione:” A S. Giovanni spesi un 1 milione di euro: strada continua ad allagarsi”

(wn24)-Roseto – “Un’interrogazione presentata”, esordisce la consigliera Rosaria Ciancaione,  Capogruppo dei liberi progressisti,  “per capire  perché i  lavori di mitigazione del rischio idraulico di S. Giovanni, con un costo   di  € 1.099.450,00, non abbiano  definitivamente risolto il problema degli allagamenti.

Nonostante la conclusione dei lavori, alcuni abitanti della zona  di  S. Giovanni  hanno segnalato  che su  Via Cascella,  l’acqua fino al fosso  posto vicino alla centrale elettrica  continua a fuoriuscire sulla strada, senza tenere conto   che  lo stesso  fosso è pieno di sterpaglie e che alla confluenza di Via Cascella con la SS. 150, a fianco alla centrale elettrica,  la grata non è pulita e, quindi,  l’acqua in caso di piogge abbondanti continua ad invadere la strada.

Con l’interrogazione abbiamo posto  precise domande  in un’ottica di corretta informazione al Consiglio sui lavori eseguiti a S. Giovanni chiedendo se  le singole voci del computo metrico abbiano trovato completa realizzazione  qualitativa/quantitativa o se vi siano eventuali  lavori  non realizzati in tutto o in parte e le relative motivazioni.

Ci siamo soffermati anche sulla ripulitura del fosso  vicino alla centrale elettrica  dalle  sterpaglie che impediscono all’acqua di  scorrere  regolarmente con il rischio di allagamenti in caso di piogge torrenziali   chiedendo   quando l’Amministrazione Nugnes ritenga di poterlo ripulire anche in via sostitutiva, onde impedirne l’ostruzione, così come per la  grata che attraversa Via Cascella  per cui occorre  una pulizia costante  affinchè  l’acqua  non continui a fuoriuscire  sulla strada.

Insomma, è stato speso  oltre 1 milione di euro e tanti problemi sono rimasti irrisolti, per non parlare di quanto ci lasci stupiti”, conclude la consigliera,  “il fatto che con un lavoro  così importante  non si sia  valutata la possibilità di realizzare  un  pozzetto di ispezione/griglia  tra il muro di recinzione della centrale elettrica e la SS 150,  coprendo quella la parte del fosso  a cielo aperto che  si allarga  fino a lambire la statale con  un pericoloso gomito.”

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