Roseto. Spazio Civico:”Nuovo regolamento, ampliato lo spazio dipartecipazione. Gravi le dichiarazioni di Di Giuseppe”
(wn24)-Roseto – Stigmatizzare le gravi dichiarazioni, che sono state riportate negli ultimi giorni sulla Stampa e nel Consiglio Comunale di venerdì scorso, del consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Francesco Di Giuseppe e ribadire lo spirito di condivisione, da parte della Presidente Gabriella Recchiuti e dell’Amministrazione Comunale tutta, che ha caratterizzato la discussione attorno alla revisione del Regolamento dell’Assise Civica di Roseto degli Abruzzi.
Sono questi i punti attorno a cui si incentra il comunicato dei gruppi di Maggioranza di Spazio Civico che sostengono l’Amministrazione del Sindaco Mario Nugnes e che, loro malgrado, si vedono costretti ad intervenire nel tentativo di ristabilire la realtà dei fatti dopo le strumentali polemiche degli ultimi giorni.
“In primo luogo, respingiamo con forza l’accusa rivolta alla maggioranza di non volersi aprire alle opposizioni – affermano i Gruppi di Maggioranza – infatti, sin dall’inizio dei lavori, la Presidente Gabriella Recchiuti si è mossa seguendo i dettami della massima condivisione, tanto è vero che è stata lei la prima a chiedere la partecipazione di tutti i capigruppo (di maggioranza e di opposizione) alla Commissione istituita appositamente per revisionare il Regolamento del Consiglio Comunale. Commissioni alle quali, quindi, è stato sempre invitato anche il Consigliere Francesco Di Giuseppe. Insomma, invece di presentare 10mila emendamenti in “zona Cesarini” e di rendersi protagonista “scomposto” dell’ultimo Consiglio Comunale, Di Giuseppe ha avuto tante occasioni per far presenti le sue proposte. Il Consigliere di Fdi anche per l’atteggiamento avuto durante il Consiglio ha palesato la volontà di cavalcare strumentalmente una polemica creata ad hoc per cercare di bloccare l’attività amministrativa e non di trovare un punto d’incontro su questioni fondamentali. Non c’è mai stata la volontà di trovare un punto d’incontro, né prima né in consiglio, da parte del Consigliere “paladino del confronto”.
Ma non possiamo ignorare, purtroppo, anche le pesanti parole che Di Giuseppe ha usato nel corso dell’ultima Assise Civica; inaccettabili nei confronti di chiunque e, a maggior ragione, se rivolte alle figure istituzionali che rappresentano tutta la collettività rosetana. Parole e atteggiamenti che richiamano uno dei periodi più bui del secolo scorso, al quale evidentemente Di Giuseppe si sente in qualche modo ancora legato. Termini come “lager”, “regimi totalitari”, “dittature” e, non pago, il richiamo alla mafia con la metafora della “cupola” riferita all’amministrazione Nugnes. Il tutto senza il minimo ravvedimento e senza la minima volontà, anche a mente fredda, di chiedere scusa a nessuno dei presenti e ai cittadini rosetani spettatori di uno spettacolo davvero poco edificante, ma anzi rincarando la dose con il vittimismo fuori luogo del giorno dopo.
Il Consigliere Di Giuseppe ha apostrofato come “bugiarda” la Presidente del Consiglio e ha attaccato pesantemente anche la consigliera Simona Di Felice, definendo i suoi interventi come “letture di poesie”. Attacchi infimi che ignorano il lavoro della Consigliera Di Felice che, così come tutti i colleghi e le colleghe, fin dal primo giorno di mandato lavora quotidianamente, con entusiasmo e grande preparazione alle deleghe a lei affidate.
In conclusione – concludono i Gruppi di Maggioranza – vogliamo rimarcare che il nuovo Regolamento è, al contrario di quanto affermato da Di Giuseppe, uno strumento che accresce la partecipazione democratica e che coinvolge maggiormente le opposizioni, come dimostrato dal testo stesso. Un testo condiviso, ed è bene ribadirlo, anche con la minoranza. Ciò che non può essere assecondato è l’atteggiamento di chi decide con consapevolezza di paralizzare una città intera, perseguendo un mero fine propagandistico ed ostruzionistico. Problema che è chiaro anche a tanti amministratori di Fratelli d’Italia e del Centrodestra che guidano città ed enti sovracomunali e che, ben prima di Roseto, hanno deciso di regolare il diritto a proporre emendamenti seriali. Evidentemente, però, Di Giuseppe anche in questo caso utilizza il metodo “due pesi e due misure”, dimostrando ulteriormente la strumentalità della sua polemica”.