Curiosità. Freddo: i consigli del WWF per aiutare gli uccellini a superare i giorni più freddi dell’anno
(wn24)-Redazione – Superato il clima anomalo, almeno per il periodo, ora si torna a fare i conti con il grande freddo. In questa ottica il WWF Abruzzo ricorda i consigli per aiutare l’avifauna nei mesi più freddi
Le temperature, negli ultimi giorni, si sono notevolmente abbassate ed è caduta la prima neve in alcuni paesi d’Abruzzo. È il momento, quindi, per mettere in atto piccoli accorgimenti che possono essere d’aiuto a molte specie di avifauna che restano o arrivano nei nostri giardini e nelle nostre città durante l’inverno.
Il WWF ripropone un’infografica con consigli pratici da mettere in atto per realizzare mangiatoie, semplici strutture per fornire cibo con regolarità dalle nostre case, terrazzi o giardini: semi, frutta o biscotti andranno benissimo per i piccoli uccelli che in questo periodo, con il freddo e la copertura nevosa, hanno spesso difficoltà ad alimentarsi.
Le mangiatoie possono essere realizzate in diversi modi, in legno e posizionate su un palo, acquistate presso negozi specializzati o realizzate usando la fantasia e materiali di recupero. È importante, però, che vengano gestite con accortezza e che si seguano i consigli indicati. Molti sono gli spunti che si possono trovare in rete per la costruzione e il corretto funzionamento delle mangiatoie (ad esempio: https://www.wwf.it/pandanews/animali/mangiatoie-per-linverno/). Esse, inoltre, sono utilissime anche per osservare facilmente l’avifauna e imparare a riconoscere le principali specie.
Passeri, cince, merli, pettirossi, tortore, fringuelli, codirossi e tantissime altre specie meno comuni potranno venire a farci visita… si rimarrà stupiti dalla grande biodiversità presente così vicino a noi. Ad esempio sulla piattaforma digitale www.naturaitaliaindiretta.it sviluppata dalla Coop. Cogecstre nell’Oasi WWF – Riserva regionale “Lago di Penne”, si possono osservare in diretta, i numerosi uccelli che si alimentano nelle mangiatoie posizionate nell’area protetta ed imparare a riconoscerne le caratteristiche morfologiche, i nomi, i comportamenti, le abitudini alimentari ed etologiche, una preziosa possibilità per avvicinarsi in maniera consapevole alla natura e appassionarsi al suo studio e alla sua conoscenza.