Giornata della Memoria: l’Abruzzo non dimentica l’orrore

Giornata della Memoria: l’Abruzzo non dimentica l’orrore

(wn24)-Redazione – Occhi che hanno vissuto l’orrore quelli della senatrice a vita Liliana Segre oggi velati da una ferita dell’anima impossibile da rimarginare: “La cosa più importante è non dimenticare domani e domani ancora, la memoria non solo in questa giornata simbolica”. A Roma nel ghetto ebraico le sue parole riecheggiano in un silenzio senza tempo. L’ Abruzzo che non vuole dimenticare l’orrore ha celebrato forte nelle scuole, nelle piazze e anche nei musei

«Una Giornata che non ci impone solamente di ricordare i milioni di morti, i lutti e le sofferenze di tante vittime innocenti, tra cui molti italiani, ma ci invita a prevenire e combattere, oggi e nel futuro, ogni germe di razzismo, antisemitismo, discriminazione e intolleranza. A partire dai banchi di scuola», il messaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione delle celebrazioni del 2022.

Questa data è particolarmente significativa perché il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche dell’Armata Rossa, le quali marciavano in direzione della Germania impegnate nell’offensiva Vistola-Oder, entrarono ad Auschwitz per liberarla. Varcando il famoso cancello con la scritta “Arbeit macht frei”, “il lavoro rende liberi”. Si stima che nel campo morirono da 1 a 1,5 milioni di persone, in maggioranza ebrei. I sovietici trovarono anche cumuli di vestiti, capelli pronti per essere venduti, occhiali, valigie, utensili da cucina e scarpe. Così il generale Vasilij Petrenko, che allora comandava la 100° divisione di fanteria nel primo fronte ucraino, raccontò: «Noi trovammo quasi settemila persone ancora vive nel campo… C’erano cento bambini che il cameraman Vorontsov riprese mentre mostravano il numero tatuato sul braccio. In mezzo al campo principale giacevano 48 corpi. Altri 600 furono raccolti in varie parti del gigantesco complesso. Nei magazzini che non erano bruciati del tutto furono filmati i macabri reperti. E catalogati: 1.185.345 capi di vestiario maschili e femminili; 460 arti artificiali; sette tonnellate di capelli; 43.525 paia di scarpe… I capelli erano divisi per lunghezza e per colore, pronti per la spedizione. Andavano alla ditta Alex Zink della Baviera che li pagava 50 pfenning al chilo e li usava per imbottire gli abiti».

“Quella di oggi è una ricorrenza talmente importante da non poter essere confinata in una data del calendario. Al ricordo, necessario, di questa terribile pagina di storia deve seguire la costruzione di un futuro migliore in cui episodi come questi non abbiano più a ripetersi. La discriminazione avvelena i pozzi della nostra vita sociale e politica”. Così il presidente della giunta regionale Marco Marsilio è intervenuto oggi all’evento “Ricordo Storia Futuro” organizzato dalla Regione Abruzzo e dal Comune dell’Aquila, in occasione della Giornata della Memoria, per commemorare le vittime della Shoah ed offrire un momento di riflessione e approfondimento storico-culturale.

Circa 250 scuole coinvolte, con docenti e studenti collegati in streaming. Dopo i saluti istituzionali del Presidente Marsilio sono intervenuti il sindaco, Pierluigi Biondi, l’assessore regionale all’istruzione Pietro Quaresimale e la direttrice dell’Ufficio scolastico regionale, Antonella Tozza. In collegamento video, Ruth Dureghello, presidente della Comunità ebraica di Roma e Alberto Di Castro, della Fondazione beni culturali ebraici in Italia.

Letture e interpretazioni, tratte da opere riguardanti il tema della Memoria, sono state degli attori Roberto Ianni, Luca Centi Pizzutillo, Luca Serani e Giuseppe Tomei dell’associazione ‘Ricordo’ e della giovane attrice e studentessa aquilana, Mariafrancesca Tomassetti. Accompagnamento musicale a cura della violoncellista Flavia Massimo.

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