Abruzzo Regione. Graduatoria progetti per volontariato e promozione sociale: 4 finanziati sono di Roseto
(wn24)-L’Aquila – Sul sito della Regione Abruzzo è stata pubblicata la graduatoria regionale delle iniziative e dei progetti di rilevanza regionale promossi da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale del terzo settore per la realizzazione di attività di interesse generale di cui all’art. 5 del codice del terzo settore.
Il bando, dotato di un fondo di complessivi 1.502.433,79 euro, è finalizzato al finanziamento di progetti proposti da organizzazioni di volontariato e di associazioni di promozione sociale del terzo settore (in forma singola o in partenariato) che risultano iscritte alla data di pubblicazione dell’avviso, nel registro unico nazionale del Terzo settore, rispettivamente nel registro delle organizzazioni di volontariato e nel registro delle associazioni di promozione sociale della Regione Abruzzo.
Alla data di scadenza dell’Avviso (30.04.2021) erano pervenute n. 97 progetti, di questi ne sono stati ammessi 37 a finanziamento, fino ad esaurimento dei fondi destinati.
In Abruzzo le organizzazioni iscritte al Registro del volontariato sono n. 675 (al 31.12.2019) con una particolare concentrazione nelle province di L’Aquila (n. 202) e Chieti (n. 186) e nel settore socio-sanitario: n. 297 e sicurezza sociale n. 183. Nei settori ambientale, protezione civile e culturale invece si registrano rispettivamente n. 121 e n. 74 iscrizioni.
L’istituzione del Registro regionale delle APS (Associazioni di Promozione Sociale) ha consentito il riconoscimento e l’iscrizione di n. 102 associazioni (al 31.12.2019) di cui n. 39 risultano iscritte alla sezione a) socio-sanitaria, assistenziale, educativa e dell’inclusione sociale, n. 15 alla sezione b) solidarietà, diritti dei cittadini, ricerca etica e spirituale, e n. 48 alla sezione c) ambiente, cultura e patrimonio storico-artistico, sport e tempo libero, turismo sociale.
Le Cooperative Sociali iscritte all’albo regionale (al 31.12.2019) sono n. 452 con una particolare concentrazione nelle province di Teramo (n. 140) e Chieti (n. 127).
Il contesto su cui si sono sviluppate queste associazioni è caratterizzato dall’incremento della popolazione anziana, la riduzione di quella giovane e l’aumento della sopravvivenza, che insieme al calo delle nascite, determina un progressivo invecchiamento della popolazione e facendo sì che il carico sociale ed economico stia aumenti velocemente.
I dati relativi alla disoccupazione giovanile destano non poche preoccupazioni in termini di trend negativo. Se la differenza tra dato medio nazionale e dati medi provinciali è nell’ordine di un punto percentuale, quella relativa ai tassi di disoccupazione giovanile, e femminile in particolare, vede una netta differenza ponendo l’Abruzzo nel raggruppamento delle regioni del Mezzogiorno e soprattutto sollevando questioni rilevanti rispetto al prossimo futuro delle giovani abruzzesi, visto che la disoccupazione giovanile femminile in Abruzzo è nettamente superiore al 50% con punte del 60% nelle province di L’Aquila e Teramo (Elaborazioni Centro Studi Sociali – IRS su dati ISTAT). La situazione relativa alla disoccupazione non è esplosiva perché “regge” l’occupazione degli over 54, che tra il 2011 e il 2014, ha visto addirittura una crescita media di oltre 10 punti percentuali attestandosi intorno al 48% (Elaborazioni Centro Studi Sociali-IRS su dati ISTAT), ma tale dato evidenzia ancora di più il netto isolamento dei giovani, la cui frustrazione ed esclusione appare ancor più evidente se si analizza la crescita dei NEET, cioè dei giovani non occupati né inseriti in un percorso regolare di istruzione/formazione.
La diffusione di condizioni di precarietà e di impoverimento (in particolare per giovani e donne) a seguito dell’instaurarsi della difficile congiuntura economica è evidenziata anche dai dati forniti sull’occupazione lavorativa. Secondo i dati ISTAT sulla rilevazione delle forze lavoro, nel 2014, il tasso di inattività (popolazione tra i 15 e i 64 anni, potenzialmente attiva, ma che per varie ragioni non lavora né cerca un’occupazione) in Abruzzo è risultato pari al 38,1% con forte prevalenza dell’inattività femminile (49% contro il 27,1% maschile) avvicinando l’Abruzzo alle regioni del Mezzogiorno.
La logica conseguenza di un mercato del lavoro in crisi non può che essere un generale impoverimento medio delle famiglie, con un aumento delle fasce a rischio di povertà ed esclusione sociale.
I dati dicono che più del 12% delle famiglie abruzzesi vive al di sotto della soglia di povertà, più di un quarto dell’intera popolazione abruzzese è a rischio di povertà o esclusione sociale, pari a circa 350.000 persone, mentre sono 118.932 le persone con grave situazione di deprivazione materiale.
La percentuale di over 65 in Abruzzo è cresciuta di 1,5 punti percentuali negli ultimi 10 anni passando dal 21,1% del 2005 a 22,6% del 2015 (ISTAT). Tale fetta della popolazione, pari a 300.935 abitanti, non può più essere considerata come un insieme omogeneo ma – come rilevato dall’indagine 2012-2013 “PASSI d’argento” su salute e invecchiamento attivo in Abruzzo il 24% degli ultra 65enni è a rischio di isolamento sociale.
In questo contesto, le associazioni di volontariato hanno la missione di controbilanciare la situazione, promuovendo un possibile circolo virtuoso. Esempi di processi virtuosi: solidarietà, coraggio e resilienza inducono emozioni positive, favorendo i processi cognitivi, un approccio proattivo alla soluzione dei problemi e la salute fisica delle persone. Migliorare le modalità di comunicazione/informazione di istituzioni e mass media e creare servizi e sostenere la transizione ecologica e digitale in un momento in cui la pandemia da COVID19 accentua la solitudine e l’isolamento dei più fragili.
Il Bando, in linea con gli obiettivi individuati dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, ha lo scopo di premiare i progetti e le iniziative che concorrono al raggiungimento di obiettivi generali come: Fornire un’educazione di qualità equa ed inclusiva, creare opportunità di apprendimento permanente per tutti; ridurre le ineguaglianze; rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili ecc.
Tali misure possono riguardare, a titolo meramente esemplificativo e non esaustivo, azioni di contrasto alla povertà estrema; azioni ed interventi domiciliari di supporto alle fasce deboli; il potenziamento di servizi di ascolto e informazione ai cittadini; attività di servizio sociale dedicato alla presa in carico e gestione dei bisogni sociali delle persone fragili o malate; interventi per minori con genitori sottoposti a ricovero o isolamento; azioni di sostegno psico-fisico con specifico riferimento alle fasce anziane ultra 65enni, ai soggetti disabili e/o con precedenti psichiatrici, minori, detenuti, stranieri, senza fissa dimora, soggetti fragili in genere.
La Regione Abruzzo si aspetta che attraverso tali interventi si possano elevare i livelli di cittadinanza attiva, la coesione e la protezione sociale, favorire la partecipazione, l’inclusione e il pieno sviluppo della persona, valorizzare il potenziale di crescita e di occupazione lavorativa favorendo progetti che presentino caratteristiche di innovazione sociale, ovvero attività, servizi e modelli che soddisfano bisogni sociali, in modo più efficace delle alternative esistenti, e che allo stesso tempo creino nuove relazioni e nuove collaborazioni, accrescendo le possibilità di azione con coinvolgimento attivo e partecipativo dei volontari.
Tra le Organizzazioni di Volontariato ammesse al finanziamento regionale un risultato particolarmente significativo lo hanno riportato le Associazioni di volontariato di Roseto degli Abruzzi con 4 progetti inseriti nella graduatoria finale dei progetti finanziati su 97 progetti presentati e di cui solo 37 ammessi a finanziamento. Spicca il progetto dell’Associazione Guardie Ambientali classificatosi al secondo posto con 80 punti con il progetto: “Fragilità e inclusione digitale ai tempi del COVID19”. Al dodicesimo posto con 70 punti il progetto”InnovAzioni” proposto dall’Associazione Dimensione Volontario. Al diciottesimo posto con 66 punti il progetto ”WOW Women over Women” proposto dall’Associazione i Girasoli. Al ventunesimo posto con 64 punti il progetto “COndiVIDere la rotta della resilienza” proposto dall’Associazione Girotondo.