Atri. Liceo Sportivo: USR regionale dice no alla doppia classe, nonostante gli iscritti.  Marsilio e il Sindaco protestano

Atri. Liceo Sportivo: USR regionale dice no alla doppia classe, nonostante gli iscritti. Marsilio e il Sindaco protestano

(wn24)-Atri(TE) –  E’ stato considerato un vero e proprio attacco alla scuola pubblica, per questo si sono mobilitati le istituzioni locali e regionali per far conoscere al Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi la contrarietà alla decisione dell’Ufficio Scolastico Regionale di non concedere la seconda classe nel Liceo Sportivo “A.Zoli” di Atri(TE), facendo restare senza la scuola scelta a più di venti nuovi studenti. 

Il fatto: come è noto in questo periodo si effettuano le preiscrizione per  l’indirizzo di studi attivo nell’Istituto Scolastico prescelto. Bene, ma a causa di un sovrannumero di iscritti, più di venti studenti ora devono superare una selezione con il rischio di dover ripiegare su un altro indirizzo o di dover scegliere un’altra città.
    L’episodio, considerato dai più, anche dal Sindaco della cittadina Ferretti e dal Presidente della Giunta regionale Marsilio, soprattutto in questo momento difficile per il nostro paese, “increscioso e discutibile”, si  é verificato nel Liceo Sportivo “A. Zoli” di Atri(TE).

    Ai 46 studenti, protagonisti della vicenda nonostante tutto, viene negata la possibilità di frequentare quel Liceo scelto liberamente. Il sindaco di Atri, Piergiogio Ferretti, ha quindi scritto una lettera al ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi.    Il numero degli studenti è eccessivo per una sola classe, ma l’Ufficio Scolastico Regionale ha negato la possibilità di dare vita a due classi prime per la prossima annualità, per cui – è stato spiegato nel corso di una conferenza stampa in Comune – i 46 studenti iscritti saranno chiamati per una selezione e circa 20 di loro resteranno fuori, vedendosi negato il proprio diritto allo studio. Dopo aver scritto lo scorso 5 febbraio all’Ufficio Scolastico Regionale “senza ottenere risposta e apprendendo la notizia da una dirigente qualche giorno fa”, il sindaco ha deciso di informare il ministro.
    A proposito dell’interessamento del Comune, il primo cittadino spiega che l’ente “sin dalla prima istituzione del Liceo ad indirizzo sportivo, ha attuato una serie di investimenti tesi a incoraggiare lo sviluppo di tale indirizzo”.    Ferretti si definisce “basito e sconvolto: il fatto che un istituto della città di Atri raccolga così tanti iscritti – dice – è solo una notizia positiva che deve rallegrarci e devono essere messe in campo tutte le azioni per accogliere al meglio gli studenti. Invece si nega loro il diritto a scegliere, come hanno potuto fare i loro coetanei, il proprio indirizzo di studi preferito”. Il sindaco chiede una deroga. “Negli anni scorsi – aggiunge – c’è sempre stata l’autorizzazione per dare vita a più classi e, a parità di normativa e con meno difficoltà degli organici, non è chiaro perché c’è stata questa inversione di tendenza. Tutti si rivolgono anche a noi sindaci per avere risposte e non è semplice spiegare questo fatto paradossale in cui sicuramente la scuola pubblica non dà un grande esempio di civiltà”, conclude Ferretti. A vantaggio di una scuola privata con lo stesso indirizzo che starebbe per nascere a Pescara, ma con una differenza che la scuola pubblica  non riscuote un canone mensile dagli studenti, mentre nella scuola privata questo accade. 

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