Salute. La scienza informa: “Le lesioni cerebrali possono essere curate con la cannabis?”

Salute. La scienza informa: “Le lesioni cerebrali possono essere curate con la cannabis?”

(wn24)-Redazione – I fattori che possono creare lesioni, possono essere tante.

Le cause possono essere la testa colpisce una superficie spuntata, o si è vicino al luogo di un’esplosione, o si è vittima di violenza, una brutta caduta, incidenti automobilistici e sport estremi. In questo articolo a cura di cannabis plus vedremo le cause e i sintomi delle lesioni cerebrali e se è possibile curarle grazie all’aiuto della Cannabis medica.

Conseguenze delle lesioni cerebrali

Le lesioni cerebrali possono avere gravi conseguenze, possono portare al coma, disabilità permanenti, amnesia, o peggio ancora, alla morte. Altri effetti del trauma cranico comprendono depressione, cambiamenti nella personalità e alterazioni del movimento e della memoria. Secondo una ricerca, milioni di persone ricevono una lesione cerebrale ogni anno. Di questi, oltre cinquantamila muoiono e quasi trecentomila devono andare in ospedale per un trattamento sanitario. Per i fortunati che sopravvivono a una grave lesione cerebrale, ci sono ancora molte altre complesse situazioni da affrontare e che devono essere curate. A seconda della gravità della condizione, i pazienti necessitano di cure immediate in pronto soccorso e di riabilitazione. I pazienti dovranno anche fare delle visite di routine dal proprio medico di famiglia, test psicologici e anche esercizi cognitivi. La vita può cambiare per il paziente come per quelli che lo circondano.

Perché la Cannabis può aiutare

Molti dei recettori endocannabinoidi nel nostro corpo si trovano nel cervello. Questi recettori svolgono un ruolo importante nella gestione dell’infiammazione e possono anche proteggere il cervello, una caratteristica che chiamiamo neuroprotettiva. Uno studio di cinque anni fa su pazienti con lesione cerebrale traumatica trattati con la Cannabis terapeutica, si è avuto tassi di mortalità più bassi rispetto a quelli che non l’hanno usata. L’infiammazione è la causa principale di vari problemi neuropsichiatrici e di danni cerebrali a lungo termine che si verificano dopo che una persona ha subito un trauma cerebrale. Secondo una ricerca scientifica di qualche anno fa, si è scoperto che l’infiammazione del cervello è il problema chiave, ed è stato sottovalutato fino ad adesso. Recenti studi indicano che l’infiammazione persistente del cervello dopo una singola lesione alla testa moderata o una lesione cerebrale traumatica ripetuta più lieve possono essere molto comuni. Questi traumi possono contribuire a problemi cognitivi. Inoltre, alcuni studi più ampi indicano che l’infiammazione cerebrale persiste per molti mesi o addirittura per anni in molte persone con trauma cranico.

Altri studi scientifici condotti sul THC

Si è scoperto che la cannabis può combattere il danno cerebrale a lungo termine quando il THC viene somministrato dopo la lesione, o anche poco prima. Se si ricevono anche basse dosi di THC che vengono utilizzate come primo soccorso dopo traumi cerebrali, si notano significati miglioramenti. I risultati di queste scoperte sono solo di qualche anno fa e hanno rivelato che dare solo una piccola quantità di THC dopo che il paziente ha subito un trauma, mette in atto le funzioni biochimiche di cui il corpo ha bisogno per proteggere le importanti cellule cerebrali. Inoltre, conservando le funzioni cognitive.

Altri studi scientifici condotti sul CBD

Il CBD può essere un trattamento molto efficace per i pazienti con trauma cranico. Il CBD è noto per le sue proprietà antinfiammatorie e, come scoperto dai ricercatori giapponesi, potrebbe avere proprietà antiossidanti più forti rispetto al THC. Ci sono molte altre prove che indicano che la cannabis è benefica per i pazienti con trauma cranico, anche se sfortunatamente la maggior parte di questi sono ancora di natura aneddotica a causa dell’attuale stato della marijuana come farmaco terapeutico. Gli scienziati e i medici che vogliono esplorare ulteriormente questi benefici devono affrontare ostacoli burocratici solo per ottenere le informazioni di cui hanno bisogno.

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