Roseto. Quattro comuni, quattro sedi e una mostra per il centenario della nascita di Guido Montauti

Roseto. Quattro comuni, quattro sedi e una mostra per il centenario della nascita di Guido Montauti

(wn24)-Roseto – Quattro Comuni, quattro sedi, UNA MOSTRA. La mostra “diffusa” su Guido Montauti per il centenario della nascita “Un percorso di creatività”, nasce dalla comune riflessione di quattro Comuni abruzzesi: Fano Adriano, Pietracamela, Ripattoni di Bellante, Roseto degli Abruzzi che hanno individuato spazi espositivi, proponendo un dialogo tra cento opere d’arte del maestro Guido Montauti, di cui si è inteso così ricostruire, a cento anni dalla nascita, l’evoluzione della sua singolare esperienza artistica. 

Il progetto espositivo ha uno sguardo al presente, riproponendo dell’artista i segni di una tangibile eredità trasmessa ai posteri. Tuttavia esso intende proporre soprattutto un dialogo fitto tra contesti espositivi diversi. Dalle Grotte di Segaturo a Pietracamela con le Pitture Rupestri che il pittore realizzò dopo la creazione del movimento “Il Pastore Bianco”, oggetto di parziale restauro dopo i recenti tragici fenomeni naturali, alle pitture ispirate ai luoghi di Fano Adriano della ventottesima edizione dell’Estemporanea, dedicata a Guido Montauti, con il coinvolgimento di numerosi talentuosi artisti.

Da Palazzo Saliceti, quasi un appello per il recupero di un’area monumentale di grande fascino attraverso l’esposizione di alcune splendide opere dell’artista, a Villa Paris, stupenda Villa novecentesca, spazio di assoluto fascino per le esposizioni temporanee. Oggetto di riflessione è stato anche il ruolo degli spazi, pubblici e privati che, a partire dal diciannovesimo secolo, si sono imposti come luoghi di valorizzazione di un patrimonio artistico che appartiene a tutta l’umanità.

Perché le opere dei nostri artisti vanno tutelate e conservate ma soprattutto valorizzate e fatte conoscere. Si impone perciò il riferimento ai collezionisti, novelli mecenati e promotori di mostre in grado di far conoscere ai più opere che altrimenti vivrebbero nel chiuso di caveu o di abitazioni private

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